Bassi Maestro Lyrics
"You"

/ 5
0 reviewers
Do you like this song?
(click stars to rate)
save!
my lyricsbox
You ringtone on your mobile phone
Era una notte di un cazzo di sabato,
scrivo e dove capito capito,
l'orologio è lì statico, penso a te che mi hai dato
ciò che ho, rimango fermo adesso non so se tu ci sei
o no; ho un block notes di rime pseudo-vuote,
ne ho un paio un po' più spesse le dedico al mio malessere.
E' che se metto assieme i pezzi del tempo non so se
ne esco a pezzi o sorridendo,
ho qui la Play e sai che non ci gioco mai,
spingo via i ricordi coi cd nell'hi fi,
la casa trema però ho un sistema tutto mio è come il
Kevlar, nulla mi trapassa dietro al mio leggio.
Faccio a modo nostro, se penso al mondo penso a un
brutto mostro, mi viene incontro ma non lo conosco,
l'unico sguardo che conosco è il tuo,
credo bene, e non ci credo a tutto il resto,
non mi conviene! Scappo via perchè dedicare strofe
non è una soluzione, il dolore è ancora atroce la voce
è ancora altrove, le prove di un amore signore e signori
sono in un altra dimensione...

Wheela selecta! E' un altro dei ricordi che mi aspetta
e mette fretta, guadagna posti nella mia scaletta;
è un concerto disperato, manco mi ricordo quando ti
ho incontrato, nè quando ti ho parlato per la prima
volta, la cosa che so è che quella volta ho capito
delle cose che conserverò.
C'era un modo, un attitudine serena,
le cose che ti fanno stare su con la schiena,
la passione, la precisione,
la conoscenza, la tua semplicità,
la coerenza, pura fantascenza quando mi guardo attorno!
Perchè la gente non lo sa cos'è un lavoro che ti prende
notte e giorno, la gente si riempie di ciò che non
ha ma io ti ho conosciuto e capisco se qualcuno ce
l'ha avuto quel tocco che avevi tu,
la mano che avevi tu rimangono in me,
non le cancello non le scordo più.
Più il tempo passa più il ricordo sfuma,
e un altro disco si frantuma,
è calata un'altra luna, la gente se ne va via lontano
da me, io rimango dietro al mixer con un corvoisier, questa è per te...

E questa è per voi infine,
la prima volta dentro le mie rime,
non c'è più niente da perdere sono figurine che riattacco
con pazienza nell'album, sto calmo non voglio perdermi
come un vigliacco, che a trant'anni capisci o,
meglio, cominci a capire che è grazie a voi se sono
ancora sveglio; non ho confessioni strane,
mi chiedo se per voi in certe settimane con voi non
c'era un cane, capirmi non è facile per gli altri ma
voi, per voi sì, anche quando vi ho tenuto lontani
da qui. E non sempre tutto va come vorremmo,
non sempre c'è un parente,
un amico, un quaderno, non sempre c'è un amante,
una prospettiva allettante,
tante squadre e poche punte di diamante.
..poi c'è chi ce la fa o chi dimostra senza farcela
come si fa, per uscire di qua; chi soffre tanto perchè
non ha un cazzo, chi ha tutto ma è la famiglia che
alla fine lo fa uscire pazzo,
se ho fatto, se faccio scelte con la testa da incoscente
è perchè credo di uscirne da vincente.
Sono il frutto di quegli anni,
di amori e di amicizie grandi,
di fallimenti e umori contrastanti.
Faccio il mio, troppo tardi per capirlo l'amore che
ho per voi, non sto neanche a dirlo...